Il Palio di Mendrisio vede la sua inaugurazione nel 1983, quando alcuni rappresentanti dei cinque quartieri di Mendrisio s’intesero per organizzare una manifestazione d’amicizia, solidarietà e d’incontro per la popolazione del Borgo. Particolarità di questo palio è sempre stata la corsa finale, il momento centrale di tutta la manifestazione, non una semplice corsa con cavalli, bensì con degli asini!
La tradizione voleva che prima dell’annuale inizio dei giochi, si teneva nella Chiesa parrocchiale una messa con la benedizione dei simboli e colori dei Rioni del Palio.
La corsa degli asini è sempre stato il momento centrale e conclusivo delle sfide tra i Rioni, ma prima di questa corsa i vari rioni avevano modo di cimentarsi in altre e diverse gare, dalla corsa con le automobili di legno, fino a prove di equilibrio o velocità, e che variavano di anno in anno coinvolgendo tutta la squadra del Rione, composta da anziani, adulti e bambini. Le gare si svolgevano per tutto il Borgo, mentre la corsa degli asini avveniva sul prato dell’Antico Convento dei Serviti.
L'anno del 40imo (2022) ha coronato la lunga storia di quest'associazione fondata nel 1983 da Giancarlo Bernasconi, Egidio Croci e Adriano Molteni. Dopo alcune riflessioni all'interno del comitato e con i capi rioni si è giunti alla decisione di tenere viva l'associazione e di cercare un rinnovamento nelle attività organizzando nuove manifestazioni all'insegna della convivialità e dell'allegria.
Ispiratore e fondatore Giancarlo Bernasconi con gli amici Adriano Molteni ed Egidio Croci.
Insieme decidono di organizzare una festa che coinvolga la popolazione del Magnifico Borgo.
Il debutto avviene un po’ in sordina nel 1983.
Il Palio sperimentale piace però da subito alla gente che vi partecipa con vivo entusiasmo. Si decide perciò di riproporlo l’anno successivo.
Da allora naviga con il vento in poppa e la sua solida struttura è radicata nella tradizione.
Nel corso degli anni la sua fisionomia è cambiata, ma ha mantenuto lo spirito originario. Clou della kermesse rimane la gara in groppa agli asini per conquistare il trofeo. A sfidarsi sul prato del Vecchio Ginnasio nel nucleo storico sono i rappresentanti delle cinque Contrade o Rioni che formano Mendrisio: Cantun Uri, Curubiell, Vila Furesta, Vignuu, Brecch.
Nel 2003 Salorino si aggrega alla numerosa famiglia del Palio e diventa il sesto Rione con il nome di Salurin.
Accanto alla competizione con i simpatici quadrupedi dalle orecchie lunghe e dallo sguardo dolce vi sono numerose attività ludiche alle quali partecipano con vera gioia bambini e ragazzi. L’atmosfera di allegria è palpabile nelle vie e viuzze del Borgo vestito a festa per l’evento, con il suo sventolare di bandiere e del gonfalone del Palio che troneggia dalla terrazza del ristorante Commercio. Il Palio è un momento di incontro e di svago per la popolazione locale, ma anche per chi viene da fuori porta. Persino i forestieri che capitano nella pimpante Mendrisio del Palio colgono quel senso di comunità che aleggia ovunque.
I diversi gemellaggi con manifestazioni analoghe del Ticino e della vicina Italia hanno arricchito l’appuntamento ricreativo che ogni anno invita svariati ospiti che propongono colorate esibizioni come quella degli sbandieratori del Borgo di San Lorenzo (Alba).
Nel 2002 la kermesse ha festeggiato il traguardo dei vent’anni con tutti gli onori e nel 2004 si è rifatta il look con un nuovo stendardo. A sottolineare la 22esima edizione la posa di una moderna fontana laddove si svolge la gara con gli asini, sulla quale sono incisi gli stemmi dei Rioni del Palio. L’allestimento della manifestazione impegna una numerosa squadra di infaticabili volontari che lavora sodo durante tutto l’anno per offrire il meglio, capitanata dall’attuale presidente Nicola di Ludovico che ha sostituito il presidente onorario Giancarlo Bernasconi sempre all’opera dietro le quinte.
L'anno del 40imo (2022) ha coronato la lunga storia di quest'associazione fondata nel 1983 da Giancarlo Bernasconi, Egidio Croci e Adriano Molteni. Dopo alcune riflessioni all'interno del comitato e con i capi rioni si è giunti alla decisione di tenere viva l'associazione e di cercare un rinnovamento nelle attività. Nel corso degli ultimi decenni il numero di manifestazioni e attività per i giovani è esploso e di pari passo l'affluenza alle giornate del Palio si è sempre di più attenuata. Gli amanti e sostenitori del Palio non vogliono però demordere e desiderano rinnovare e variare le proprie attività per rilanciare l’associazione creando nuovi momenti ricreativi sempre all'insegna della convivialità e allegria.